ALLARME
SANITA’
Ieri sera
presso il centro Allende ho potuto assistere ad un convegno sulla sanità
promosso dal Vice Presidente Consiglio Regionale Liguria Luigi Morgillo.
La serata si
è articolata su vari interventi provenienti da coloro che vivono la nota situazione
in cui versa la sanità locale in prima persona, ogni giorno, come operatori.
Il primo
intervento è stato a cura di Luciana Tartarelli, vice segretario FIARS (sindacato
autonomo che si occupa di sanità a livello territoriale) sul tema della
disabilità nella nostra regione. Dal 2010 ad oggi abbiamo subito un taglio del
20-25% per il costo di servizi di cura di disabilità e proprio per ciò le
famiglie, in base all' isee, sono costrette a versare una quota che varia dal
5-30%. Questo è contro la legge dello Stato Italiano in quanto l'invalido
al 100% non dovrebbe pagare nulla.
Monica
Ferrari, rappresentanza degli infermieri, ha evidenziato come a livello
territoriale si lavori in condizioni disagevoli e come ciò si ripercuote sulla
popolazione: il suo appello, appunto, è la richiesta di tornare a vivere
in condizioni di dignità, come cittadini, prima ancora che come operatori.
E proprio a
riguardo delle strutture ospedalieri interviene Nadia Magisiani ( segretario
provinciale della Uil) che propone alcune riflessioni: la costruzione di un
nuovo ospedale è probabilmente una scelta poco corretta non solo per la
mancanza di risorse ma anche per l’inadeguato bacino territoriale in cui
insediare servizi di alto livello.
Per quanto
riguarda la struttura ospedaliera Sant'Andrea la situazione è ben visibile
ed ogni commento appare superfluo: una struttura vecchia e fatiscente che
però ad oggi è l’ospedale di emergenza della provincia. Di contro la struttura
del San Bartolomeo di Sarzana , sempre più vuoto.
Il
Presidente dell'ordine dei Medici, Dott. Barbagallo, sottolinea come sia
essenziale colmare i vuoti di personale e creare una forte sinergia tra
l'ospedale di La Spezia e di Sarzana, che comunque rimane indispensabile per
colmare i posti letto della provincia.
Ulteriore
problema riguarda i pensionamenti perché qualsiasi lavoratore che va in
pensione procede verso questa linea, ma a livello medico tutto quello che
è stato imparato negli anni viene perso nell'ultimo periodo.
Per il Vice
Segretario Finge Alessio Romeo è difficile parlare di situazione locale senza
sapere quanto influisce quella nazionale; il primo problema riguarda quello
locale, senza un buon funzionamento delle strutture ospedaliere assistiamo ad un
vero e proprio problema sempre più sentito negli ultimi anni: basta vedere le
liste d'attesa sia a livello locale che nazionale complicate sempre più dai
problemi di " priorità" diversi da regione in regione.
Purtroppo la
nostra provincia assiste ad una mobilità in uscita considerata inevitabile
viste le attese p, quindi gli anziani sono obbligati a stare in casa con
badanti proprio per mancanza sempre più di risorse economiche che vede non
tutti i cittadini permettersi la sanità privata.
Il dott. Conzi,
direttore generale ASL5 tratta della questione
costi: negli ultimi anni taglio regione dai 5.000.000 ai 10.000.000 di Euro
all'anno. Ma le nostre strutture hanno investito oltre 17.000.000 di euro per
macchine ed all’avanguardia.
Ricorda
quando nel 2006 arrivò alla Spezia e vide il Sant'Andrea: sensazioni simili a
quelle che i cittadini provano tutt’oggi. Ma ancor peggio è la struttura del
Felettino avvolta dalla vegetazione. Dal 1996 al 2006 l'amministrazione aveva i
soldi per poter ristrutturare questi centri ospedalieri ma nulla è stato fatto.
Il Vice
Presidente Commissione Sanità Regionale Liguria, Dott. Matteo Rosso, evidenzia
come in questo sistema sanitario il paziente debba essere quantificato
come un numero, in base ai costi che egli produce.
Secondo
Rosso, il sistema sanitario deve garantire sia l'urgenza sia un pronto soccorso
efficace ed adeguato alle norme. E ci ha proposto diverse immagini per
dimostrare (come se fosse necessario) come sono gli ospedali della Provincia:
degrado, ore d'attesa, pazienti che si ritrovano per ore in barella in attesa
di una visita al pronto soccorso.
E'
inevitabile che i nostri cittadini "fuggano" dalla regione Liguria,
avendo così una perdita di oltre 60.000.000 di euro.
Il PDL in
Regione è stato promotore di varie proposte, alcune delle quali sono state
accolte dal Consiglio Regionale:come la L.25 del 30/07/2012 che vedeva
accesso ai degenti della connessione wirless.Già attiva al Gaslini.
E la L.15
del 14/95/2013 sovvenzioni per l'acquisto di parrucche ecologiche per i
pazienti sottoposte a chemioterapia.
In base alle
riflessioni promosse da Rosso, prende parola il giornalista del secolo Renzo
Raffaelli che fa due riflessioni:
Com’è
possibile che il Sant'Anna di Pisa considera la nostra sanità come la migliore
della Liguria, ma troviamo i cittadini spezzini insoddisfatti?
Le
discordanze si spiegano nella struttura ospedaliera, in quanto manca una
struttura efficiente, l’accoglienza, che dal punto di vista psicologico è molto
importante.
Com’è
possibile che i cittadini insoddisfatti di questa situazione non si attivano
attraverso proteste ma riescono a mobilitarsi l'abbattimento dei pini in piazza
Verdi?
Conclude gli
interventi il vice Presidente del Consiglio Regionale Luigi Morgillo che sottolinea come con troppa "
semplicità" si parli di trovare i soldi per ristrutturare i vari ospedali.
Bisogna svegliarci e capire che tutta la città deve mobilitarsi per quanto sta
accadendo, perché dobbiamo ricordare che al primo posto viene sempre il paziente,
non dobbiamo aumentare l'appiattimento della società.
Sono
convinta che, al di là del colore politico, tutti i cittadini debbano trovare
il modo di unirsi e combattere insieme per diritto, il diritto alla salute.