giovedì 26 settembre 2013

ALLARME SANITA' IN LIGURIA


ALLARME SANITA’

 

Ieri sera presso il centro Allende ho potuto assistere ad un convegno sulla sanità promosso dal Vice Presidente Consiglio Regionale Liguria Luigi Morgillo.

La serata si è articolata su vari interventi provenienti da coloro che vivono la nota situazione in cui versa la sanità locale in prima persona, ogni giorno, come operatori.

Il primo intervento è stato a cura di Luciana Tartarelli, vice segretario FIARS (sindacato autonomo che si occupa di sanità a livello territoriale) sul tema della disabilità nella nostra regione. Dal 2010 ad oggi abbiamo subito un taglio del 20-25% per il costo di servizi di cura di disabilità e proprio per ciò le famiglie, in base all' isee, sono costrette a versare una quota che varia dal 5-30%. Questo è contro la legge dello Stato Italiano in quanto  l'invalido al 100% non dovrebbe pagare nulla.

Monica Ferrari, rappresentanza degli infermieri, ha evidenziato come a livello territoriale si lavori in condizioni disagevoli e come ciò si ripercuote sulla popolazione: il suo appello, appunto, è la richiesta di tornare a vivere in condizioni di dignità, come cittadini, prima ancora che come operatori.

E proprio a riguardo delle strutture ospedalieri interviene Nadia Magisiani ( segretario provinciale della Uil) che propone alcune riflessioni: la costruzione di un nuovo ospedale è probabilmente una scelta poco corretta non solo per la mancanza di risorse ma anche per l’inadeguato bacino territoriale in cui insediare servizi di alto livello.

Per quanto riguarda la struttura ospedaliera Sant'Andrea la situazione è ben visibile ed ogni commento appare superfluo: una struttura vecchia e fatiscente che però ad oggi è l’ospedale di emergenza della provincia. Di contro la struttura del San Bartolomeo di Sarzana , sempre più vuoto.

Il Presidente dell'ordine dei Medici, Dott. Barbagallo, sottolinea come sia essenziale colmare i vuoti di personale e creare una forte sinergia tra l'ospedale di La Spezia e di Sarzana, che comunque rimane indispensabile per colmare i posti letto della provincia.

Ulteriore problema riguarda i pensionamenti perché qualsiasi lavoratore che va in pensione  procede verso questa linea, ma a livello medico tutto quello che è stato imparato negli anni viene perso nell'ultimo periodo.

Per il Vice Segretario Finge Alessio Romeo è difficile parlare di situazione locale senza sapere quanto influisce quella nazionale; il primo problema riguarda quello locale, senza un buon funzionamento delle strutture ospedaliere assistiamo ad un vero e proprio problema sempre più sentito negli ultimi anni: basta vedere le liste d'attesa sia a livello locale che nazionale complicate sempre più dai problemi di " priorità" diversi da regione in regione.

Purtroppo la nostra provincia assiste ad una mobilità in uscita considerata inevitabile viste le attese p, quindi gli anziani sono obbligati a stare in casa con badanti proprio per mancanza sempre più di risorse economiche che vede non tutti i cittadini permettersi la sanità privata.

Il dott. Conzi, direttore generale ASL5  tratta della questione costi: negli ultimi anni taglio regione dai 5.000.000 ai 10.000.000 di Euro all'anno. Ma le nostre strutture hanno investito oltre 17.000.000 di euro per macchine ed all’avanguardia.

Ricorda quando nel 2006 arrivò alla Spezia e vide il Sant'Andrea: sensazioni simili a quelle che i cittadini provano tutt’oggi. Ma ancor peggio è la struttura del Felettino avvolta dalla vegetazione. Dal 1996 al 2006 l'amministrazione aveva i soldi per poter ristrutturare questi centri ospedalieri ma nulla è stato fatto.

Il Vice Presidente Commissione Sanità Regionale Liguria, Dott. Matteo Rosso, evidenzia come in questo sistema sanitario il paziente debba essere quantificato come un numero, in base ai costi che egli produce.

Secondo Rosso, il sistema sanitario deve garantire sia l'urgenza sia un pronto soccorso efficace ed adeguato alle norme. E ci ha proposto diverse immagini per dimostrare (come se fosse necessario) come sono gli ospedali della Provincia: degrado, ore d'attesa, pazienti che si ritrovano per ore in barella in attesa di una visita al pronto soccorso.

E' inevitabile che i nostri cittadini "fuggano" dalla regione Liguria, avendo così una perdita di oltre 60.000.000 di euro.

Il PDL in Regione è stato promotore di varie proposte, alcune delle quali sono state accolte dal Consiglio Regionale:come la L.25 del 30/07/2012 che vedeva accesso ai degenti della connessione wirless.Già attiva al Gaslini.

E la L.15 del 14/95/2013 sovvenzioni per l'acquisto di parrucche ecologiche per i pazienti sottoposte a chemioterapia.

 

In base alle riflessioni promosse da Rosso, prende parola il giornalista del secolo Renzo Raffaelli che fa due riflessioni:

Com’è possibile che il Sant'Anna di Pisa considera la nostra sanità come la migliore della Liguria, ma troviamo i cittadini spezzini insoddisfatti?

Le discordanze si spiegano nella struttura ospedaliera, in quanto manca una struttura efficiente, l’accoglienza, che dal punto di vista psicologico è molto importante.

Com’è possibile che i cittadini insoddisfatti di questa situazione non si attivano attraverso proteste ma riescono a mobilitarsi l'abbattimento dei pini in piazza Verdi?

Conclude gli interventi il vice Presidente del Consiglio Regionale Luigi Morgillo che  sottolinea come con troppa " semplicità" si parli di trovare i soldi per ristrutturare i vari ospedali. Bisogna svegliarci e capire che tutta la città deve mobilitarsi per quanto sta accadendo, perché dobbiamo ricordare che al primo posto viene sempre il paziente, non dobbiamo aumentare l'appiattimento della società.

 

Sono convinta che, al di là del colore politico, tutti i cittadini debbano trovare il modo di unirsi e combattere insieme per diritto, il diritto alla salute.

 

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